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Gran Piemonte: le Langhe incoronano George Bennett su Ulissi e Van der Poel


Si chiama Gran Piemonte, ma è il Giro del Piemonte, una gara che con 104 edizioni fa parte della storia del ciclismo. E’ una gara il cui percorso cambia ogni anno; lo scorso anno il vincitore dell’arrivo a Oropa è stato Egan Bernal, nel 2017 l’arrivo di Ivrea incoronò Fabio Aru come Campione Italiano.

Questa edizione del Gran Piemonte, prevedeva 187 chilometri molto impegnativi da Santo Stefano Belbo a Barolo, praticamente senza un metro di pianura, tutti saliscendi con un dislivello totale in salita di quasi 3000 metri. Dopo la partenza da Santo Stefano Belbo e il giro sulle strade astigiane, la salita da Castagnole delle Lanze a Mango è la prima asperità di giornata, poi la discesa su Neive e il passaggio da Alba, portano i corridori al circuito di 44 km da ripetere 2 volte, con Monforte d’Alba e La Morra che rappresentano i due strappi più importanti, prima del finale con l’ascesa a Barolo dove all’ultimo chilometro, ci sono pendenze al 10% fino ai 300 metri dal traguardo.
In 4 vanno in fuga dal km 12, che resistono fino al circuito finale, nonostante Astana, Julbo Visma e spesso Nibali con la Trek Segafredo, che tirano in modo da non dare troppo vantaggio ai fuggitivi.

Nel finale ai -9km-ripresi i fuggitivi e sulla salita finale Nibali attacca con Ciccone alla ruota, ma è il neozelandese George Bennett che sfrutta l’occasione per contrattaccare con il solo Moscon che però non riesce a tenere la ruota del neozelandese. Quando per lui sembra fatta ecco che Diego Ulissi si lancia al suo inseguimento agli ultimi 300 metri e purtroppo per l’italiano arriva con 5 metri di ritardo sul traguardo. A Mathieu Van der Poel la volata dei battuti, quindi il terzo gradino del podio per il fuoriclasse olandese del ciclocross.

Da segnalare che dopo la partenza di Santo Stefano Belbo con 35°C, i corridori sono arrivati a Barolo sotto un bel temporale. Ed è stato bello rivedere i corridori sulle strade, a proposito tra Milano-Sanremo e Gran Piemonte il grande ciclismo è ritornato sulle colline dell’astigiano e delle Langhe un tempo patria del ciclismo, e composta ed entusiasta è stata la risposta del pubblico, che non ha fatto mancare il supporto ai corridori pur nel rispetto delle nuove regole con distanza e mascherine. Sabato si corre il Lombardia, con grandi salite e impegnative discese, con l’incognita del caldo per la prima volta protagonista nella “Classica delle foglie morte”.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.